Il CGM nella quotidianità

Che cos’è l’ipoglicemia, come viene trattata e in che modo una soluzione CGM può esserle di aiuto?

Evitare l’ipoglicemia è una priorità assoluta nella gestione del diabete. Questo articolo Le spiega il significato del termine “ipoglicemia”, Le fornisce una panoramica dei sintomi correlati a questa condizione, Le offre utili consigli per capire come evitare un episodio ipoglicemico e Le mostra come trattare l’ipoglicemia utilizzando le informazioni della soluzione CGM.

Was ist Unterzuckerung, wie kann sie behandelt werden und inwiefern ist eine CGM-Lösung hilfreich?

Che cos’è l’ipoglicemia, come viene trattata e in che modo una soluzione CGM può esserle di aiuto?
 

Evitare l’ipoglicemia è una priorità assoluta nella gestione del diabete. Questo articolo Le spiega il significato del termine “ipoglicemia”, Le fornisce una panoramica dei sintomi correlati a questa condizione, Le offre utili consigli per capire come evitare un episodio ipoglicemico e Le mostra come trattare l’ipoglicemia utilizzando le informazioni della soluzione CGM.

I livelli glicemici fluttuano e ciò è perfettamente normale. L’applicazione Accu-Chek® SmartGuide Le consente di visualizzare queste variazioni nel grafico di andamento CGM. Le offre anche la possibilità di consultare il Suo valore glicemico più recente nonché la cronologia dei Suoi livelli glicemici degli ultimi giorni e delle ultime settimane.

Il “Tempo nell’intervallo di riferimento” (TIR) è molto importante. Le raccomandiamo di prestare particolare attenzione ai valori che si situano al di fuori di questo intervallo. Uno degli obiettivi principali della gestione del diabete è limitare il più possibile le fasi di ipoglicemia. Questa sezione Le spiega il significato del termine “ipoglicemia”, Le fornisce utili informazioni in merito ai sintomi di questa condizione e Le presenta alcune opzioni di trattamento.  

Che cosa significa “ipoglicemia”?


Si parla di episodio ipoglicemico quando il livello di glucosio si situa al di sotto della soglia di sicurezza, il che porta a prendere delle misure per ripristinare dei valori glicemici normali. In genere, l’ipoglicemia viene definita (ad esempio dall’American Diabetes Association [ADA]) da un livello di glucosio inferiore a 3,9 mmol/L (“Basso” / livello 1).1

L’applicazione CGM Le consente di visualizzare il Tempo nell’intervallo di riferimento (TIR) in un grafico con codici colore specifici, nel quale i livelli ipoglicemici sono simboleggiati dai colori rosso e rosso scuro.

 

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I valori inferiori a 3 mmol/L (livello 2) vengono considerati come dei valori “Molto bassi”. In una tale condizione, il cervello non riceve più glucosio a sufficienza. Ciò può portare ad alterazioni delle funzioni neurologiche (ad es. a uno stato confusionale), che richiedono un intervento immediato. 3+4

 L’ipoglicemia di livello 3 è anch’essa considerata come un’ipoglicemia grave. Essa, inoltre, 

“viene definita come un episodio grave caratterizzato da un’alterazione delle funzioni mentali e/o fisiche la cui riabilitazione richiede l’intervento di una terza persona.” 4

La soluzione CGM Le fornisce dei valori misurati in continuo, che possono esserle molto utili nell’analisi a posteriori dei Suoi dati. Può utilizzare i Suoi dati analitici CGM relativi al momento, alla frequenza e alla periodicità degli episodi ipoglicemici per identificare degli eventuali modelli glicemici (i cosiddetti “Pattern”). I parametri impiegati a tale proposito sono:

  • La frequenza (degli episodi)

  • La durata

  • Il valore minimo di glucosio

  • Il numero di episodi ipoglicemici nel lasso di tempo selezionato (periodicità)

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Non esiti a rivolgersi alla Sua equipe medica per ottenere consigli personalizzati in merito ai Suoi valori glicemici di riferimento.

Quali sono i sintomi di un’ipoglicemia?

L’individuazione di un’ipoglicemia non avviene soltanto mediante la misura dei livelli glicemici: questa condizione, infatti, è associata a numerosi sintomi caratteristici. Ogni persona reagisce in modo diverso ai valori di glucosio bassi: l’impiego di un diario può quindi rivelarsi molto utile, in quanto Le consente di tenere traccia dei Suoi sintomi e La aiuta a raccogliere informazioni che potranno servirle per un’analisi futura. 

I segni e i sintomi di un‘ipoglicemia possono variare da lievi a gravi.

 

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Quando il livello di glucosio nel sangue è basso, il corpo rilascia adrenalina, l’ormone dello stress. L’adrenalina può causare dei sintomi di ipoglicemia come ad esempio le palpitazioni, la sudorazione, il formicolio e l’ansia.

Questa diversità di sintomi potrebbe indurla a dubitare dell’effettiva presenza di un’ipoglicemia: queste condizioni cliniche, infatti, potrebbero anche essere causate da un’altra malattia. In questo senso, la Sua soluzione CGM si rivela una vera alleata per Lei, perché esegue un monitoraggio continuo dei Suoi valori di glucosio ed emette degli allarmi. L’applicazione Le permette di accedere a queste informazioni in tempo reale. Se, ciononostante, i Suoi dubbi persistono e i valori forniti dall’applicazione Le sembrano incoerenti rispetto alla Sua percezione fisica, non esiti a verificare il Suo livello glicemico con l’ausilio di un glucometro (lettore glicemico) su un prelievo di sangue capillare dal dito per dissipare ogni dubbio. 
 


Se non ha un lettore di glicemia a portata di mano, Le raccomandiamo, per precauzione, di prendere le misure appropriate per far fronte a un’ipoglicemia nel caso in cui i Suoi sintomi fossero effettivamente dovuti a dei livelli glicemici bassi. In seguito, misuri il Suo valore di glucosio su un lettore glicemico il prima possibile.6

Come viene trattato un episodio ipoglicemico?

Essere in “ipoglicemia” significa avere un tasso di glucosio nel sangue troppo basso. Per trattare questa condizione, occorre quindi ingerire dei carboidrati. È essenziale che il Suo livello glicemico aumenti rapidamente. Le raccomandiamo quindi di consumare dei carboidrati ad assorbimento rapido. 

Consiglio: eviti in un primo tempo di consumare spuntini ad alto contenuto di grassi, perché potrebbero rallentare l’assorbimento del glucosio. 

La quantità esatta di carboidrati (in grammi) necessaria per far aumentare la glicemia varia da individuo a individuo. Gli episodi ipoglicemici causano spesso ansia e malessere e ciò induce la persona a consumare una quantità eccessiva di carboidrati per rimediare a questi sintomi. Questa reazione provoca a sua volta un’iperglicemia. Le Associazioni di Pazienti Diabetici, come ad esempio l’American Diabetes Association (ADA), consigliano di trattare le ipoglicemie seguendo un piano terapeutico strutturato. 

Per correggere un’ipoglicemia, Le raccomandiamo di seguire la “Regola 15/15”1
 

  • Se il valore glicemico è < 3,9 mmol/L, ingerire 15 g di carboidrati ad assorbimento rapido, come ad esempio:
    • 100 mL (mezzo bicchiere) di succo di frutta o di bevanda gassata in versione classica (non dietetica)

    • 1 cucchiaio di zucchero, miele o sciroppo

    • Alcune caramelle dure, gommose o gelatinose alla frutta – verificare il contenuto di zuccheri sull’etichetta dell’imballaggio per capire quante consumarne.

    • Del glucosio in compresse o in gel

  • Ricontrollare la glicemia dopo 15 minuti dal trattamento. Se il valore rimane < 3,9 mmol/L, ingerire 15 g di carboidrati supplementari.7

     

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Se la glicemia aumenta o il modello glicemico CGM (“Pattern”) mostra una tendenza dei valori al rialzo (frecce di andamento rivolte verso l’alto), occorre consumare un pasto o fare uno spuntino per “riempire le riserve” ed evitare un nuovo episodio ipoglicemico. Gli snack appropriati che contengono anche grassi e proteine sono ad esempio:

  • I biscotti e le torte

  • Il burro di arachidi o di altri frutti oleaginosi

  • I formaggi e i cracker

  • Lo yogurt alla frutta

  • Un mezzo panino al formaggio

  • Alcuni cracker accompagnati da un bicchiere di latte88+9

A che cosa serve “riempire le riserve”?

Quando si verifica un episodio di ipoglicemia, il fegato e, in minor misura, i reni, vengono per così dire “sommersi” da un cocktail ormonale composto da glucagone, ormoni dello stress e ormoni della crescita. Questa reazione avviene allo scopo di rilasciare dello “zucchero” nel sangue ed è nota con il nome di “contro-regolazione ormonale”. Di per sé, questa attività del fegato è utile, ma in realtà lo “zucchero” è solo “dato in prestito” al corpo. Dopo l’episodio ipoglicemico, quindi, le riserve di zucchero nel fegato dovranno venir ripristinate.10 

La esortiamo a monitorare l’evoluzione dei Suoi livelli di glucosio nell’applicazione Accu-Chek® SmartGuide e a pazientare fino a che i Suoi valori saranno di nuovo stabili dopo il trattamento descritto in precedenza. Attenzione: prima di correggere l’iperglicemia con insulina, attenda sufficientemente a lungo in modo da evitare un sovra-trattamento dell’ipoglicemia.

In caso di ipoglicemie ricorrenti, è possibile che il Suo fegato si ritrovi a svuotare interamente le proprie riserve di glucosio. Di conseguenza, la maggior parte del glucosio ingerito durante il pasto successivo verrà probabilmente recuperata dal fegato. Ciò porterà a un aumento meno marcato della glicemia – ciò che, a sua volta, ridurrà il Suo fabbisogno di insulina. 9

Nelle persone affette da diabete, in particolare in quelle che soffrono di diabete di tipo 1, le ipoglicemie ricorrenti possono ostacolare questo processo di contro-regolazione ormonale e ciò riduce la loro consapevolezza dell’ipoglicemia. La combinazione di questi due fenomeni causa un aumento della probabilità di ulteriori ipoglicemie.11

Le misure di emergenza in caso di grave ipoglicemia

Se la Sua ipoglicemia non viene trattata, e se quindi la “regola 15/15” non riesce a farle ritrovare dei valori di glucosio normali né a risolvere i Suoi sintomi, Lei rischia di incorrere in una grave ipoglicemia. La soluzione CGM La avvertirà di questo rischio emettendo un allarme sonoro.

In una simile situazione, occorre l’intervento di una persona esterna, che provvederà a somministrarle del glucagone – un ormone prodotto dal pancreas che stimola il fegato a rilasciare nel sangue il glucosio immagazzinato. Il glucagone è disponibile su prescrizione medica e viene iniettato o somministrato sotto forma di spray mediante nebulizzazione nasale. Non esiti a chiedere consiglio al Suo medico per verificare se un preparato a base di glucagone è adatto al Suo caso specifico, e per capire come e quando utilizzarlo.

In seguito, condivida queste informazioni con amici, famigliari o colleghi di lavoro, affinché sappiano come comportarsi in caso di emergenza. In questo senso, gli allarmi sonori della soluzione CGM si rivelano molto utili. Se possibile, è sempre preferibile spiegare in anticipo al proprio entourage i vari suoni di allarme. Queste persone dovrebbero avere dimestichezza con l’applicazione, in modo da poterle fornire assistenza in caso di emergenza. Le informazioni seguenti sono anch’esse importanti per il Suo entourage:

Comportamenti da evitare ASSOLUTAMENTE

  • Iniettare insulina (ciò abbasserebbe ulteriormente il livello di glucosio della persona)

  • Somministrare cibo o liquidi (rischio di soffocamento)

Se la persona diabetica ha perso conoscenza e non si ha a disposizione del glucagone (o se nessuno sa come utilizzarlo), chiamare immediatamente un’ambulanza.

Se Lei presenta un’ipoglicemia grave, informi il Suo medico per capire come prevenire le future recidive.12

Per sapere quali misure preventive adottare, per scoprire come identificare dei modelli glicemici (Pattern) e imparare a utilizzare i grafici nonché gli andamenti CGM nella gestione di un episodio di ipoglicemia, La invitiamo a leggere la scheda “Quali sono le cause dell’ipoglicemia, come prevenirla e in che modo un sensore CGM può esserle di aiuto?”.

Che cosa occorre tener presente quando si utilizza una soluzione CGM durante la notte?
 

Probabilmente Le è già capitato di osservare dei valori di glucosio bassi inspiegabili in un grafico di andamento CGM altrimenti senza particolarità. O magari Le è successo di svegliarsi di notte a causa dell’allarme del Suo sensore, senza però avvertire i sintomi di un’ipoglicemia. In seguito, misurando il Suo livello di glucosio con un lettore glicemico, ha constatato che il Suo valore effettivo era più alto rispetto a quello suggerito dal grafico di andamento CGM. Queste configurazioni sono tipiche di una distorsione dei grafici correlata al sensore e sono dovute al fatto che Lei ha dormito sul braccio su cui indossa il sensore. Dormire in questa posizione può ostacolare la circolazione del sangue a causa della pressione esercitata sui tessuti. Di conseguenza, la quantità di glucosio trasportata nel tessuto adiposo interstiziale (dove si trova il sensore che misura il Suo tasso glicemico) è più bassa. Questa diminuzione dei valori indotta dalla pressione non deve però spaventarla, perché non si tratta di una reale ipoglicemia. Tuttavia, se questo fenomeno dovesse riprodursi, La invitiamo a scegliere un sito di posa diverso per il Suo prossimo sensore.

 

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Fonti:

[1] American Diabetes Association. Blood Glucose Testing and Management: Hypoglycemia (Low Blood Glucose). Abgerufen am 8. November 2022 unter https://diabetes.org/healthy-living/medication-treatments/blood-glucose-testing-and-control/hypoglycemia

[2] American Diabetes Association Professional Practice Committee; 6. Glycemic Targets: Standards of Medical Care in Diabetes—2022. Diabetes Care 1 January 2022; 45 (Supplement_1): S83–S96. https://doi.org/10.2337/dc22-S006

[3] Faradji, R.N., Uribe-Wiechers, A.C., Sainz de la Maza Viadero, M.E. (2019). Hypoglycemia: Diagnosis, Management, and Prevention. In: Rodriguez-Saldana, J. (eds) The Diabetes Textbook. Springer, Cham. https://doi.org/10.1007/978-3-030-11815-0_42

[4] American Diabetes Association Professional Practice Committee; 6. Glycemic Targets: Standards of Medical Care in Diabetes—2022. Diabetes Care 1 January 2022; 45 (Supplement_1): S83–S96. https://doi.org/10.2337/dc22-S006

[5] Deutsche Diabetes Gesellschaft: S3-Leitlinie Therapie des Typ-1-Diabetes. 2. Auflage. 2018. Abgerufen am 9. Dezember 2024 unter https://www.diabinfo.de/fileadmin/diabinfo/Grafiken/diabinfo_Symptome_H…

[6] American Diabetes Association. Blood Glucose Testing and Management: Hypoglycemia (Low Blood Glucose). Abgerufen am 8. November 2022 unter https://diabetes.org/healthy-living/medication-treatments/blood-glucose-testing-and-control/hypoglycemia

[7] Vanessa J. Briscoe, Stephen N. Davis; Hypoglykämie bei Typ-1- und Typ-2-Diabetes: Physiologie, Pathophysiologie und Management. Clin Diabetes 1. Juli 2006; 24 (3): 115–121.

[8] American Diabetes Association Professional Practice Committee; 6. Glycemic Targets: Standards of Medical Care in Diabetes—2022. Diabetes Care 1 January 2022; 45 (Supplement_1): S83–S96. https://doi.org/10.2337/dc22-S006

[9] Nuha A. ElSayed, Grazia Aleppo, Vanita R. Aroda, Raveendhara R. Bannuru, Florence M. Brown, Dennis Bruemmer, Billy S. Collins, Marisa E. Hilliard, Diana Isaacs, Eric L. Johnson, Scott Kahan, Kamlesh Khunti, Jose Leon, Sarah K. Lyons, Mary Lou Perry, Priya Prahalad, Richard E. Pratley, Jane Jeffrie Seley, Robert C. Stanton, Robert A. Gabbay; on behalf of the American Diabetes Association, 6. Glycemic Targets: Standards of Care in Diabetes—2023. Diabetes Care 1 January 2023; 46 (Supplement_1): S97–S110. https://doi.org/10.2337/dc23-S006

[10] Tetsuya Tachibana, Subchapter 26A - Glucagon, Editor(s): Hironori Ando, Kazuyoshi Ukena, Shinji Nagata, Handbook of Hormones (Second Edition), Academic Press, 2021, Seiten 231-234, https://doi.org/10.1016/B978-0-12-820649-2.00061-9

[11] Schwab, K.O., Doerfer, J., Hypoglykämie bei Kindern und Jugendlichen, publiziert am: 18.07.2018 in Pädiatrische Endokrinologie und Diabetologie, Herausgeber:Hiort, O., Danne, T., Martin Wabitsch, M., 

[12] American Diabetes Association. Blood Glucose Testing and Management: Hypoglycemia (Low Blood Glucose). Abgerufen am 8. November 2022 unter https://diabetes.org/healthy-living/medication-treatments/blood-glucose…