Che cos’è il tempo di latenza?
Per “tempo di latenza” si intende il tempo necessario affinché i valori di glucosio misurati da un sensore per il monitoraggio continuo del glucosio (CGM) corrispondano alla concentrazione effettiva di glucosio nel sangue.
Nell’intervallo tra i pasti o quando si svolge un’attività fisica da leggera a moderata, occorrono all’incirca 5 minuti affinché la concentrazione effettiva di glucosio nel sangue (misurata mediante glucometro su un sangue capillare prelevato dal polpastrello) corrisponda alla concentrazione di glucosio nel liquido interstiziale (misurata dal sensore CGM).
Tuttavia, in caso di forti variazioni della glicemia, ad esempio dopo i pasti o durante l’attività fisica, il tempo di latenza può aumentare anche fino a 30 minuti. Ciò corrisponde al tempo necessario affinché il Suo valore di glucosio effettivo, a cui Lei reagisce mediante l’assunzione di carboidrati o di farmaci, sia visibile nell’applicazione CGM. Immagini di essere al volante di un’auto senza finestre: per guidare, deve quindi affidarsi al GPS, che però Le segnala le curve con un certo ritardo. Le curve a largo raggio sono facili da gestire. Le curve strette o repentine, invece, richiedono maggiore attenzione e La obbligano a reagire con prontezza.
Supponiamo che Lei ingerisca dei carboidrati dopo che l’applicazione CGM ha indicato dei valori di glucosio bassi. A quel punto, i Suoi valori iniziano ad aumentare. Qualche istante dopo, il livello glicemico nel sangue aumenta nuovamente, ma occorre un po’ di tempo prima che l’applicazione CGM visualizzi questo nuovo aumento. Lei, allora, potrebbe avere l’impulso di ingerire altri carboidrati per correggere il valore basso, ma ciò Le causerebbe una glicemia troppo elevata, che dovrà in seguito venire a sua volta corretta.
Le cause del tempo di latenza
Il tempo di latenza è dovuto a fattori fisiologici (propri al corpo) e alle caratteristiche del Suo dispositivo CGM.

Il sensore CGM misura i livelli di glucosio nel corpo. I I livelli di glucosio nel sangue, invece, si misurano mediante glucometro su sangue capillare prelevato dal dito.
L’ago-sensore del sensore CGM è posizionato sotto la pelle, nel tessuto adiposo sottocutaneo. Qui, il sensore CGM misura i livelli di glucosio nel liquido interstiziale – il fluido che riempie lo spazio tra le cellule.

In generale, il livello di glucosio nelle varie parti del corpo è equivalente.
Il glucosio contenuto nel cibo ingerito viene trasferito dall’intestino tenue al flusso sanguigno. Dopo ogni pasto o spuntino, i livelli glicemici nel sangue aumentano nel giro di pochi minuti.
Il glucosio viene rapidamente distribuito in tutto il corpo mediante il flusso sanguigno. Tuttavia, occorre più tempo affinché il glucosio si trasferisca dai vasi sanguigni ai vari tessuti, compreso il tessuto adiposo sottocutaneo dove il sensore CGM esegue le misurazioni. Il glucosio deve attraversare diverse membrane cellulari e altre barriere. Deve anche riuscire a passare attraverso i diversi fluidi e ciò richiede del tempo.
Inoltre, il sistema CGM impiega un po’ di tempo per misurare il livello di glucosio con il sensore e per elaborare la misura. Il glucosio deve spostarsi attraverso le membrane del sensore fino al sito effettivo di misurazione e il segnale generato deve in seguito venir elaborato prima di poter essere visualizzato.
Allo stato di riposo, il tempo di latenza del sensore CGM è di circa 5 minuti. Quando i livelli di glucosio variano rapidamente, invece, il tempo di latenza può aumentare fino a raggiungere i 12–24 minuti durante un’attività fisica. (in alcuni sensori, il tempo di latenza può raggiungere i 40 minuti).
Quali conseguenze ha il tempo di latenza sulla gestione del Suo diabete?
In determinate circostanze, il tempo di latenza può essere un fattore importante da considerare nella gestione del Suo diabete.
Tener conto del tempo di latenza al momento della calibrazione del sensore CGM
Scelga un orario in cui la Sua glicemia è stabile per calibrare il sensore CGM. Il tempo di latenza che si verifica durante i periodi di rapide variazioni della glicemia (ad esempio dopo i pasti e durante l’attività fisica) può falsare il processo di calibrazione.
Tener conto del tempo di latenza per la correzione dell’ipoglicemia
Anche se ha ingerito dei carboidrati per correggere un’ipoglicemia, è probabile che l’applicazione CGM non sia ancora in grado di visualizzare immediatamente l’aumento della glicemia. Prima di assumere ulteriori carboidrati, quindi, Le consigliamo di controllare la Sua glicemia con l’ausilio di un glucometro.
Tener conto del tempo di latenza durante l’attività fisica
Durante l’attività fisica, presti particolare attenzione ai sintomi di un’iper- o di un’ipoglicemia. Non si limiti a verificare il Suo valore di glucosio sull'applicazione CGM, ma osservi anche la direzione delle frecce di andamento: se la freccia tende verso il basso, potrebbe essere utile assumere carboidrati o interrompere brevemente l’attività fisica per ridurre il rischio di incorrere in un’ipoglicemia.
Tenga inoltre presente che se il Suo livello glicemico è già basso e l’applicazione CGM lo segnala con un certo ritardo durante l’attività fisica, Lei potrebbe correre il rischio di assumere troppo cibo perché potrebbe già trovarsi in una fase di aumento glicemico.